28 gen 2009

Intervista a Beppe Grillo a Piazza Farnese (Roma, 28.01.09)

Iniziamo a fare un po' di informazione vera.

Non ci sono stati atti osceni in questa piazza,
Non sono stati commessi reati in questa piazza,

e questo è un dato di fatto, punto.

Ecco l'intervento di Di Pietro dopo un minuto l' Ansa diramava già la notizia di insulti! ma dove sono gli insulti??
SONO PERSONE LIBERE CHE HANNO MANIFESTATO e io sono con loro!
E se un cartellone con scritto "Napolitano Dorme " viene sequestrato non c'è più libertà....cosa c'era scritto di male, le critiche non si posso più fare?? Dobbiamo solo vedere il Grande Bordello o Amici o TG che sparano menzogne una dietro l'altra!

LIBERTA'....Questa parola è ormai solo scritta nei titoli dei partiti, dal Partito Democratico al Popolo delle Libertà, non ci è rimasto più nulla se non gridare per far vedere lo schifo che abbiamo attorno descritto da tutti i media come il paese dei Balocchi....

PS: NAPOLITANO NON DORME.... E' IN LETARGO PROFONDO.

Appello di Antonio Di Pietro



Berlusconi, ''mister unpercento''

Le concessioni radiotelevisive costano al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’uno per cento del fatturato che ne ottiene. Avete letto bene. Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset, attraverso RTI, il 99% degli introiti che ne ottiene. Solo l’uno per cento rimane allo Stato.

Le frequenze su cui Mediaset trasmette sono dello Stato italiano che le può dare in concessione a qualunque società ritenga. Mediaset o altre. La logica vorrebbe che la concessione porti principalmente soldi alle casse dello Stato, non ai privati. La ricchezza del signor Berlusconi, dell’imprenditore Berlusconi, deriva da una “graziosa” concessione ottenuta prima da Craxi con un una tantum annua ridicola e poi dal Governo D’Alema nel 1999, con la legge un per cento (pagina 32: legge 488, art.27 comma 9, del 23 dicembre 1999). Legge mai messa in discussione dagli altri Governi che lo hanno seguito, tra cui ovviamente i suoi.

Il signor unpercento è ricco e continua a incrementare le sue ricchezze in virtù di una legge che gli regala letteralmente le frequenze radiotelevisive. Paga l’un per cento dei ricavi. Ma quale cittadino può avere in concessione un bene dello Stato pagando solo l’un per cento dei ricavi? Nessuno, se non Berlusconi. La legge che regolamenta le concessioni radiotelevisive va cambiata immediatamente. E’ una legge parassitaria che toglie agli italiani, a tutti gli italiani, un reddito enorme, di loro competenza, per donarlo al presidente del Consiglio. Una vera rapina a norma di legge.

Il Gruppo Mediaset vive alle spalle degli italiani. Nel 2007 ha fatturato oltre 4 miliardi di euro, di cui 2.5 miliardi derivanti da pubblicità delle Reti Mediaset. Invertiamo le percentuali: allo Stato il 99%, a Mediaset l’un per cento. L’Italia dei Valori presenterà un’interrogazione parlamentare su questo vero esproprio di reddito degli italiani da parte di Silvio Berlusconi.

P.s. Risultato Operativo 2007 del Gruppo Mediaset (EBIT): 1,49 miliardi di euro.

27 gen 2009

Voglio una tecnologia vera! non digitale terrestre mafioso!

ROMA - Dalla prossima primavera per diversi milioni di italiani la vecchia televisione analogica si spegnerà. E inizierà l'era della televisione digitale. Il che vorrà dire, per tutti, spendere del denaro: per acquistare un decoder, per poter ricevere i nuovi segnali televisivi, o per cambiare televisore, se si vogliono ricevere i nuovi canali in alta definizione, o per poter accedere ai programmi a pagamento. Una rivoluzione non gratuita, insomma, con cifre che possono essere relativamente basse o molto alte, semplicemente per continuare a fare quello che facciamo già oggi, ovvero seguire i programmi delle reti televisive nazionali e locali gratuite, o per poter fare alcune cose in più, come vedere canali tematici, eventi sportivi, film a richiesta, nuovi canali interattivi. Anche se ci sarà un incentivo economico all'acquisto dei decoder, come ha sottolineato il sottosegretario Paolo Romani alla Conferenza Nazionale sul digitale terrestre che si è conclusa mercoledì a Roma.

Il cambiamento è già arrivato, da pochi mesi, in Sardegna, dove dal 15 ottobre oltre un milione e mezzo di persone hanno già fatto il passaggio dall'analogico al digitale, e non è stato indolore: molti i disservizi, i canali che scompaiono e ricompaiono, alcune zone non coperte a sufficienza dal segnale digitale, molte proteste nei blog, nei forum, nelle mailing list di Internet, ma il quadro generale è sostanzialmente positivo. Nei prossimi mesi il cambiamento coinvolgerà molti altri italiani. Ecco una guida per chi vuole attrezzarsi in tempo.

I prezzi. Per ottenere un decoder si va da 28 euro per il modello meno costoso a oltre 300 e più per i set top box, che offrono altre funzioni, dai canali interattivi a quelli in alta definizione, dalla visione dei canali satellitari (con l'aggiunta di una parabola), fino alla possibilità di registrare i programmi su hard disk. I decoder a basso costo si limitano a captare i canali del digitale terrestre gratuiti, le vecchie reti analogiche nazionali e locali, e non hanno l'ingresso per le schede dei programmi a pagamento. Sono previsti dei contributi statali o regionali per incentivare il passaggio al digitale. Ad esempio il sindaco Alemanno a Roma ha annunciato che il 10% dei cittadini lo avrà gratuitamente.

Le alternative. L'alternativa principale all'acquisto del decoder da collegare alla tv è comprare un televisore che abbia il ricevitore digitale terrestre integrato. Ma questo significa, ovviamente, cambiare televisore, con costi sicuramente più elevati. Altra alternativa è quella dell'Iptv, ovvero la tv via Internet offerta da alcuni dei principali operatori telefonici. Con Alice Home Tv il decoder arriva gratis, ma bisogna fare l'abbonamento con Telecom per il collegamento Internet Adsl. Simili offerte le fanno anche Fastweb e Wind. Con questo decoder si ricevono i canali del digitale terrestre, la tv via Internet (con molti canali gratuiti), i film on demand e anche i canali di Sky, senza dover montare nessuna parabola. Ma ci sono i costi di attivazione, che variano a seconda dell'abbonamento telefonico.

Bisogna cambiare televisore? No, i decoder a basso e a medio costo funzionano con i vecchi televisori senza problema. Quelli tecnologicamente più avanzati hanno bisogno dei televisori più moderni.
Bisogna cambiare l'antenna o orientarla diversamente?
No, l'antenna per la ricezione è la stessa. Naturalmente se l'antenna riceveva male i canali analogici riceverà male quelli digitali.

Cosa deve avere un buon decoder digitale terrestre? Per le regioni dove lo switch non è ancora avvenuto il decoder deve avere un doppio sintonizzatore (digitale terrestre + analogico). E' importante che abbia la compatibilità MHP (Multimedia Home Platform, lo si legge sul decoder) per ricevere i servizi interattivi. Bisogna fare attenzione alla quantità di memoria del decoder, almeno 64Mb di Ram, e almeno 8 Mb di memoria Flash, utili per rendere più veloce il cambio del canali e la ricezione dei segnali (tutti dati da chiedere al negoziante o da trovare sul libretto delle istruzioni). Se si deve collegare solo il televisore può avere una sola presa Scart, se c'è la necessità di collegare un videoregistratore, le Scart devono essere almeno due. Bisogna controllare bene i decoder a basso costo, perché alcuni modelli non sono in grado di ricevere i segnali di alcuni canali che trasmettono utilizzando la banda III. E non supportano il Televideo.

La copertura. La Sardegna è già passata al digitale. Durante questo anno lo faranno Valle D'Aosta, Lazio, Piemonte, Trentino Alto Adige e Campania

Le offerte. La Rai, oltre ai canali già presenti in analogico, offre anche Rai4, RaiGulp, RaiNews24, RaiSportPiù, RaiEdu1, e alcuni servizi interattivi, tutti gratuiti. Mediaset offre i suoi canali analogici e in più, gratuitamente, Iris. A pagamento c'è Premium Calcio, Premium Gallery (film e serie tv, ma anche il Grande Fratello interattivo) e Premium Fantasy, con i canali per bambini) L7 ha una carta prepagata, La 7 Cartapiù, per vedere il calcio, senza abbonamento.

23 gennaio 2009 - http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/tv-digitale-a-pagamento/tv-digitale-a-pagamento/tv-digitale-a-pagamento.html

PS: l'ultima volta i decoder li vendeva il fratello del Berlusca, cioè Paolo Berlusconi - http://punto-informatico.it/1341435/PI/News/dtt-accuse-pastetta-sui-decoder.aspx

Decoder, Paolo Berlusconi e il socio di Cosa Nostra - http://www.antimafiaduemila.com/content/view/1927/78/

26 gen 2009

L'ultima di Berlusconi: contro gli stupri un soldato per ogni ragazza

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24 gen 2009

A Roma, in Piazza Farnese, il 28 gennaio, ore 9: "Difendiamo la democrazia e la legalità costituzio

riporto dall' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia:
Vi comunichiamo che il luogo della manifestazione del 28 gennaio, a Roma, è Piazza Farnese (e non più P.zza della Repubblica a causa di ritardi e dinieghi da parte del Comune di Roma)

L' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, membro del comitato promotore della manifestazione "Difendiamo la democrazia e la legalità costituzionale" che si svolgerà a Roma, in Piazza Farnese, alle ore 9, annuncia la partecipazione di una propria delegazione che prenderà la parola nel corso della manifestazione.
"Punire dei magistrati per aver tentato di fare rispettare la legge a politici, magistrati ed imprenditori corrotti, rienra in una logica dittatoriale alal quale noi, come familiari degli uomini e delle donne morti in difesa della democrazia e della legalità costituzionale, abbiamo il dovere di ribellarci". Ad affermarlo è Sonia Alfano, presidente dell' associazione che riunisce oltre ottanta familiari di vittime innocenti della mafia, che ha aggiunto: "L' aver rimosso dai propri incarichi e dalla procura di appartenenza dei magistrati il cui operato era già stato ritenuto legittimo dal Tribunale del Riesame è il segno che la democrazia di questo paese è fortemente danneggiata e quasi inesistente e senza una reazione forte e decisa da parte della società civile l'oligarchia dalla quale è di fatto retta l' Italia continuerà a perpretare i propri abominii in spegio al sangue degli eroi morti a difesa della nostra democrazia" Infine il presidente ha rivolto un sincero ringraziamento a "Beppe Grillo, Marco Travaglio, Carlo Vulpio, Gianni Vattimo, Pancio Pardi ed a tutte le persone libera che con coraggio ed impegno hanno aderito alla nostra manifestazione e saranno presenti il 28 gennaio in Piazza Farnese. Ma l'appello più accorato - ha aggiunto il presidente - oggi deve essere rivolto ai tanti magistrati liberi che, voglio credere, non possono assecondare la complicità di sistema assunta in modo bieco e protervo dall' ANM. Da quella ANM devono oggi distanziarsi, pena la perdita di ogni credibilità".