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18 mar 2012

TAV - Qualcuno risponderà? Episodio2


link:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/16/tutte-obiezioni-punti-governo-mercalli-opera-dannosa-costosa/197601/

di Luca Mercalli

E così il governo tira finalmente fuori alcune risposte ai dubbi sul Tav Torino-Lione. Posto che una seria valutazione non si fa a colpi di comunicati e dibattito sui giornali, ma attivando una apposita commissione tecnica indipendente, accenniamo qui ad alcune obiezioni. Secondo il team tecnico della Comunità montana Valli Susa e Sangone, i 14 punti appaiono “affrettati, superficiali, parziali e qua e là inesatti; in ogni caso mancano i riferimenti agli studi che dovrebbero esserne la base e che, se esistono, continuano a essere coperti da segreto di Stato”. Il riferimento alla riduzione delle emissioni di gas serra e ai benefici ambientali dell’opera non è credibile, in quanto la letteratura scientifica internazionale attribuisce a opere simili pessime prestazioni energetiche e qui si afferma il contrario senza fornire un’Analisi del Ciclo di Vita (LCA) o un semplice bilancio di carbonio verificabile, invocati da anni.

Il nuovo tunnel di base, tra energia e materie prime spese in fase di realizzazione ed energia di gestione, inclusa quella per il raffreddamento dell’elevata temperatura interna alla roccia, produrrebbe più emissioni della linea storica a pieno carico di merci e passeggeri, in palese contrasto con gli obiettivi europei di efficienza energetica 20-20-20. Per limitare l’impatto psicologico e diluire quello finanziario a carico dei contribuenti si tende nei 14 punti a frammentare l’opera in sezioni indipendenti più piccole, che tuttavia non permetterebbero da sole di raggiungere le prestazioni promesse.

Un esempio: si dichiara una riduzione dei tempi di percorrenza tra Torino e Chambéry pari a 79 minuti, solo grazie al nuovo tunnel di base, rimanendo invariati i raccordi. Ma tale risultato è irraggiungibile senza la realizzazione dell’intera tratta, in quanto implicherebbe velocità prossime ai 500 km/h in tunnel a fronte di una velocità di progetto di 220 km/h. Delle tre ore di riduzione tempi di percorrenza sulla tratta Parigi-Milano enunciate al punto 6, già ora circa 40 minuti sarebbero recuperabili facendo transitare i Tgv sulla nuova e sottoutilizzata linea ad alta velocità Torino-Milano, sulla quale tuttavia i treni francesi non sono ammessi per discutibili scelte sui sistemi di segnalamento, che pure l’Europa individua come primo fattore da armonizzare per le reti transeuropee. Al punto 11 si arriva addirittura ad affermare che “il progetto non genera danni ambientali diretti ed indiretti” il che è ovviamente impossibile, un’opera di questo genere presenta inevitabilmente enormi criticità ambientali e sanitarie, evidenziate perfino nelle relazioni progettuali Ltf, che si può tentare di mitigare e compensare, ma non certo eliminare. L’unico modo per non avere impatti “nel delicato ambiente alpino” è lasciarlo indisturbato!

I posti di lavoro promessi, oltre che sovrastimati, riguarderebbero principalmente gli scavi in galleria, dunque notoriamente temporanei, insalubri e di modesta qualificazione professionale, in genere coperti da emigrati da paesi in via di sviluppo. Le prestazioni della linea esistente vengono minimizzate sulla base della vetustà e non delle sue effettive capacità. Nel 2010 infatti la linea attuale è stata utilizzata a meno del 12% delle sue potenzialità. Un tunnel è un tunnel, non può essere né vecchio né nuovo allorché svolge la sua funzione di condotto. Il Frejus, benché ultimato nel 1871, a differenza di quanto affermato al punto 8 “dove non entrano i containers oggi in uso per il trasporto merci” è stato recentemente ampliato per consentire il passaggio di container a sagoma GB1 (standard europeo), spendendo poco meno di 400 milioni di euro. Non è chiaro perché il collaudo tardi ancora o, se c’è stato, perché permangano i limiti preesistenti ai lavori. Quanto alla pendenza della linea storica, indicata al punto 6 nel 33 per mille, si rileva che il valore medio è attorno al 20 per mille, e solo 1 km raggiunge il 31 per mille e non il 33. L’energia spesa per raggiungere la quota massima del tunnel del Frejus a 1335 metri viene inoltre in buona parte recuperata nel tratto di discesa.

Si ricorda che negli Stati Uniti l’unico tunnel che attraversa il Continental Divide nelle Montagne Rocciose del Colorado, il Moffat Tunnel, lungo 10 km, è a binario unico e culmina a ben 2817 m, e dal 1928 viene ritenuto ancora perfettamente efficiente.

In conclusione: c’è già una ferrovia funzionante lungi da essere paragonata a una macchina da scrivere nell’era del computer; l’attuale domanda di trasporto è enormemente inferiore alla capacità della linea; costruire un’altra linea in megatunnel costa una cifra spropositata in un momento così critico per la nostra economia; l’Europa non ci ha imposto niente, tant’è che non ha ancora deciso se finanziare o meno il tunnel di base; la valutazione di impatto ambientale dell’intero progetto non è mai stata effettuata; l’analisi completa costi-benefici non è ancora stata pubblicata; il bilancio energetico non è disponibile. E nel frattempo, intorno alla torta si affollano anche troppi commensali, tutti interessati a partire con i lavori, non importa come, purché si cominci a scavare.

da Il Fatto Quotidiano del 15 marzo 2012

3 mar 2012

TAV - Qualcuno risponderà?

La Tav (Treni ad Alta Velocità) è una enorme bufala.
Qualsiasi discussione che porti come tema centrale lavori di interesse nazionale, dovrebbe essere posta secondo canoni di democrazia partecipata e attiva. Lo stato dovrebbe essere garante della pluralità al tavolo della discussione e vigilare affinché il risultato sia il migliore per l'ambiente e per il bene comune.
Ecco nulla di tutto ciò sta accadendo per quanto riguarda la Tav e ciò è molto preoccupante per la democrazia in primis, vista l'enorme corruzione presente in Italia e proprio visti i precedenti della Tav in Toscana, così rimaniamo in tema.
La Tav costa in Francia 10 milioni a Km mentre da noi 73. Come mai?

Passiamo a due dati tecnici. Il progetto è vecchio, è di 20 anni fa, prima pensato per il traffico passeggeri (calato drasticamente tra Francia e Italia, tant'è che il treno prima esistente Torino/Lione è stato soppresso) poi pensato allora per le merci che però dal 2000 sono, secondo dati del' Ufficio Federali Trasporti Svizzero, diminuiti da 8 milioni di tonnellate di merci contro i 2 milioni e mezzo attuali.
Ma a questa domanda chi da una risposta? E' ovvio che è dovuta.
Siamo già collegati alla Francia tramite il Frejus e la Torino/Modane, che potrebbe portare fino a 20 milioni di merci a pieno regime, se fosse necessario ma merci non ce ne sono.
Qualcuno a questi mezzi finti politotecnici può spiegare che il mercato è già orientato da tutt'altra parte, la Cina gli ricorda qualcosa? Chiaramente la "transiberiana" che collegherebbe Lisbona a Kiew passando per Torino è una mega stronzata colossale non serve aggiungere ulteriori argomenti a mio avviso.
Non rispondere a queste domande si può, ribadisco? Si che si può. E' chiaro che se qualcuno mai rispondesse si tirerebbe la zappa sui piedi ed è così infatti che nascono i partito preso: "si deve fare perchè si deve fare!?" , non argomentando ovviamente i dubbi crescono a dismisura, tant'è che l'appalto è della CMC di Ravenna, cooperativa rossa.




Link:
- http://www.greenstyle.it/alta-velocita-leconomist-si-schiera-con-i-no-tav-5128.html (Economist)
- http://www.eilmensile.it/2012/03/01/tav-mercalli-lopera-e-inutile-le-violenze-coprono-questo-fatto/ (Luca Mercalli)
- http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8bdec216-866a-4a88-990d-5d7efca69ccc.html (Report - L'utilità della Tav)
- http://www.beppegrillo.it/battaglie/no_tav.php (blog di Beppe Grillo)

Ora scegliete voi, sono cialtroni o tecnici? Monti oggi ha detto che l'opera sa da fare.

29 gen 2012

Terra chiama Monti....... aspettiamo risposte.


So benissimo che Monti è incalzato dallo stesso parlamento di prima di puttane e corrotti....
ma li metta con la mani al muro...spieghi agli italiani cosa si dovrebbe fare, i soldi che si potrebbero ricavare.....abbia le palle! E non solo in europa... grazie.

13 gen 2012

La Santanché, ovvero la polizza di Monti

L’avrete rivista anche voi, Daniela Santanché. Del resto era impossibile non vederla. Era ovunque: Lerner, Floris, Santoro. Si potrebbe sollevare un dibattito sulla opportunità della sua presenza in studio, che infatti sta generando polemiche (al punto che Lerner ha dovuto “spiegarne” la presenza). Fa ascolti, la Santanché? Fa dibattito? O fa solo disgusto? 




Qui però voglio dire altro. Ovvero che rivederla in tivù, ascoltarla o anche solo guardarla, ha dato nuovamente prova di come l’intoccabilità (e la santificazione) di cui gode Monti sia figlia di anni e anni in cui nel piccolo schermo c’era (c’era?) questa gente arrogante, volgare e improponibile. E l’abitudine al Disastro è divenuta tale per cui, oggi, qualsiasi cosa appena appena garbata – anche se terribile – ci (gli, vi) sembra non solo accettabile. Ma quasi bella. E, peggio, “giusta”.

Ecco perché non si può attaccare, o anche solo criticare, Monti. Perché, da destra come e soprattutto da “sinistra”, arrivano i buonisti e i pompieristi a dirti che “non esistevano alternative”, “se fai così sei un disfattista demagogo“, “come facevi ad andare al voto con una legge elettorale e uno spread così?”, “se ti lamenti allora rivuoi Berlusconi“, “sai solo criticare e non ti sta mai bene niente”. I ricatti, e le liturgie dei Salvatori della Patria in servizio permanente, sono sempre questi e sempre gli stessi. Ti sciorinano i pregi del migliorista Napolitano, fanno i maestrini di diritto,  ti citano perfino l’articolo di Francesco Merlo (Merloooooooooo) come esempio di giornalismo. Rinnovandoti l’invito, o più che altro l’ordine, a non lamentarti: “C’è in gioco il bene del Paese, occorre fare sacrifici, basta col populismo“.

Viviamo il paradosso, terribile e frustrante, per cui ormai è illecita anche la lamentela. O il giornalismo scomodo: se con Berlusconi essere contro era figo (e ciò nonostante lo erano in pochi), adesso essere contro è impopolare. E se ti capita – e ti capita – di scoprire magagne su magagne, da Malinconico a Patroni Griffi, da Passera alla riforma previdenziale (s)fascista, tu fai il gioco sporco e poi – poi – spuntano le varie Repubblica ad alzare il ditino per sentenziare: “Eh, ha fatto bene Malinconico a dimettersi. Visto che bel governo giusto? Ammette pure i propri sbagli. Mica come l’altro“. Certo, “mica come l’altro”, siamo d’accordo: ma tu – giornalista, cittadino, elettore piddino – dov’eri quando qualcuno lo scopriva, il caso Malinconico? Che facevi, a parte celebrare il Regno del Robot in Loden e della sua claque finto-piangente?

Dal colpo di Stato (Berlusconi) al colpo di sonno (Monti), come ha scritto Marco Travaglio. Perché? Perché i Berlusconi e le Santanché ci hanno abituato a un tale livello di cloaca che passare da un’Apocalisse a un Disastro ci sembra un Carnevale. Quanti distinguo che si leggono, adesso. Persino dopo ieri, quando in un colpo solo due porcate allucinanti ci hanno ricordato che la nostra democrazia non sta forse benissimo, indignarsi appariva indelicato. Spuntavano gli indignati a giorni alterni, puntuali e sobri, propaggini enricolettiane a ricordarti che la Consulta non poteva fare altro. A dirti che “se critichi adesso sei come Berlusconi” (fateci caso: l’unico argomento dei montiani è questo: “se ti lamenti sei come Berlusconi e sotto sotto lo rivuoi“).

Mai come adesso, forse, il livello di indignazione e capacità di discernere – di per sé mai altissimi in Italia – è stato così basso. Calma piatta. Perfino nella redazione di Tempi c’è più vita. Sia chiaro: in chiave giornalistica, come pure satirica, il brodino montiano (che ha i suoi meriti, come ricordato giornalmente dal Fatto Quotidiano che pure non gli fa sconti) è più stimolante. E pure redditizio, perché se tutti i giornali fanno opera di celebrazione, non ci metti poi molto a distinguerti. Non è quindi, questa, una lamentela “personale” o “corporativa”.  Si ha però la sensazione che questa stasi, e questa proliferazione di Restauratori, alla già derelitta Italia non faccia niente bene. Rivedere la Santanché, o gli Stracquadanio, e consolarsi con “l’ah quanto si stava peggio prima“, è un po’ poco come eccitazione democratica. Oltre che prassi, spesso e non volentieri, intellettualmente disonesta. Nonché fastidiosamente masochistica. Parafrasando il Giovanni Lindo Ferretti non ancora teocon: “Un’erezione triste per un coito modesto“.

di Andrea Scanzi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/13/santanche-ovvero-polizza-monti/183603/

Sottoscrivo, firmo e passo parola.

5 dic 2011

Non era nelle mie intenzioni

Non era nelle mie intenzioni.
Davvero...
Non avrei mai pensato di arrivare a credere che "combattere" lo stato sia la cosa giusta da fare.
Per combattere non intendo certo terrorismo, violenza o cagate simili...tutto sempre a norma di legge, ma il nemico ora è chiaro davanti a me! Ed è lo stato!!
Ormai la scelta si è delineata o io o lo stato... non starò di certo a guardare di fronte alle continue privazioni di diritti conquistati duramente dai miei nonni, a me e alla mia generazione.
La democrazia non esiste ora, si è ridotta solamente nel scrivere una X ogni tanto! ....Bè se la mettiamo così io non ci sto. Non basta più il "resistere, resistere, resistere" adesso bisogna alzare i toni e non solo, anche le nostre gambe, indignarci e fare tutto quello che la legge ci consente di fare per impedire a questi pagliacci di exbanchieri e paraculo dal bel curriculum di negarci il futuro!
E' proprio quando un diritto viene scambiato per un privilegio che la democrazia finisce.
Pensateci un pò, prima, avere un lavoro fisso era normale, ora invece? Prima avere un lavoro a contratto era normale, ora invece? Ora invece parlare di un lavoro a scadenza di una settimana senza tutele e diritti di replica fa rispondere alla gente ..."guarda visti i tempi meno male che c'è!?".....ma allora andate su di quattro righe e rileggete di nuovo...
Questa manovra è uno schifo...non è bruttina....è uno schifo!! Piccolo esempio:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/05/governo-toglie-poveri-donare-ricchi/175273/

PERCHE'?
- la chiesa l' ICI .... nelle sue attività commerciali (non dico di certo negli oratori...) non paga nulla?...perchè non riattivarla con meccanismi progressivi.
- ricerca e innovazione?? L'unica cosa che rimetterebbe la qualità dei nostri prodotti in moto (non competitività che crea conflitto).
- 1,5 % di tassazione sui capitali scudati ...è una vegogna!!
- l'evasione perchè non viene contrastata, sanno anche i morti che è maggiore nei lavori autonomi...sono mai andati da un dottore e hanno mai sentito la storiella "...dei 70 senza 100 con.." va bene la tracciabilità sopra i 1000 euro ok ma serve inoltre un incrocio periodico tra reddito e proprietà che consente di valutare il tenore di vita di un individuo, il quale sia congruo con lo scritto della dichiarazione dei redditi
- il prestito forzoso era un' idea...se ne poteva discutere, rimetteva il debito in mano a cittadini italiani, si chiedevano a chi ha di più visto la situazione di impegnarsi di più, attenzione non ha perderci..magari con tassi simili ai bond tedeschi come avanzato nella trasmissione Servizio Pubblico. Non so se serva la patrimoniale, in Francia a creato la fuga dei lord...credo serva una legge diversa che incida sui patrimoni ma diversa, discussione aperta comunque io non sono un esperto in materia...
- bisogna tassare le transazioni finanziarie con una piccolissima tassa che ridurebbe gli speculatorie creerebbe gettito nuovo
- perchè regaliamo l'etere un bene pubblico a Silvio Berlusconi!
- i tagli alla casta e ai privilegi dove sono? Non mi interessano le tue lacrime ministro Fornero.
- indicazioni di norme sul conflitto di interessi? produce corruzione e tangenti, la corte dei conti indica in 60 miliardi i mancati introiti allo stato....a già dimenticavo che siete figli di quella roba li!!
- le provincie vanno abolite subito
- devo lavorare fino a quando? Alla tomba? Le pensioni vanno al massimo regolate in base alle aspettative di vita
- togliere la indicizzazione delle pensioni all' inflazione è come gridare di rubare...

Mi vergogno di questo presidente della repubblica e scrivo tutto minuscolo perchè quella carica è stata defraudata di qualsiasi carattere istituzionale, Giorgio Napolitano non ne sei degno. Ricordati cosa hai firmato...scudi fiscali, legittimo impedimento ecc... Cosa farebbe, cosa direbbe Pertini oggi?
Berlusconi e company, Bersani e D'Alema...i partiti, tutti voi siete i veri fautori di questa crisi IO NO!!

Ci pisciano addosso e dicono che piove.....oltre all'ombrello questa volta però troveranno una pala per spalargli indietro tutta quella merda che ci hanno spacciato per oro in questi ultimi 20 anni.

link di approfondimento:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/12/05/quello-che-non-ce/
Alessandro Gilioli - Piovo rane
http://www.youtube.com/watch?v=PRCgwNaxZaE
Luca Mercalli - L'inganno della crescità