Oggi ricorre il 36° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini.
Lo ricordo così.
Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che
vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da
sua necessità di carattere economica, che sfugge alle logiche
razionali. Io detesto soprattutto il potere di oggi.
Ognuno oggi ha
il potere che subisce, è un potere che manipola i corpi in una maniera
orribile e che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da
Himmler o Hitler. Manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo
peggiore istituendo dei nuovi valori che sono valori alienanti e falsi.
I valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama: "un genocidio delle culture viventi".
Sono caduti dei valori e sono stati sostituiti con altri valori sono
caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti con altri
modelli di comportamento. Questa sostituzione, non è stata voluta dalla
gente, dal basso, ma sono stati imposti dagli illustri del sistema
nazionale. Volevano che gli italiani consumassero in un certo modo e un
certo tipo di merce e per consumarlo dovevano realizzare un altro
modello umano.
Il regime, è un regime democratico, però quella
acculturazione, quella omologazione che il fascismo non è riuscito
assolutamente a ottenere, il potere di oggi, il potere della società di
consumi è riuscito a ottenere perfettamente, distruggendo le varie
realtà particolari.
E questa cosa è avvenuta talmente rapidamente
che noi non ce ne siamo resi conto. È stata una specie di incubo in cui
abbiam visto l'italia intorno a noi distruggersi, sparire e adesso
risvegliandoci forse da quest'incubo e guardandoci intorno, ci
accorgiamo che non c'è più niente da fare.
L'uomo è sempre stato
conformista. La caratteristica principale dell'uomo è quella di
conformarsi a qualsiasi tipo di potere o di qualità di vita trovi
nascendo. Forse più principalmente l'uomo è narciso, ribelle e ama molto
la propria identità ma è la società che lo rende conformista e lui ha
chinato la testa una volta per tutte agli obblighi della società.
Io
mi rendo ben conto che se le cose continuano così l'uomo si
meccanizzerà talmente tanto, diventerà così antipatico e odioso, che,
queste libertà qui, se ne andranno completamente perdute.
Pier Paolo Pasolini
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