di Marco Travaglio
"Avete bisogno di soldi?
Da ieri c’è un sistema semplice, e soprattutto
legale, per trovarli. Prendete un vostro cliente danaroso e gli mandate
due boss mafiosi per dirgli che ha un debito con voi. Lui non ha alcun
debito con voi, ma magari, se glielo fate chiedere da due boss mafiosi,
paga lo stesso. Qualche ingenuo dirà: ma questa è un’estorsione mafiosa
bella e buona.
Errore: da ieri non più. L’ha stabilito la Corte
d’appello di Milano, nelle motivazioni della sentenza con cui ha assolto
Marcello Dell’Utri dall’accusa di estorsione mafiosa per aver
sguinzagliato il boss di Trapani, Vincenzo Virga (poi condannato
all’ergastolo per mafia e omicidio e attualmente imputato come mandante
del delitto Rostagno), e il suo guardaspalle, tale Buffa, per spillare
750 milioni di lire nel 1991 al medico-imprenditore-deputato del Pri
Vincenzo Garraffa. Quest’ultimo, presidente della Trapani Basket, aveva
concluso un contratto di sponsorizzazione da 1 miliardo e mezzo per la
sua squadra con la Birra Messina-Dreher intermediato da Publitalia.
Dell’Utri pretendeva indietro metà della somma, ovviamente in nero. La
prima volta gliela chiese gentilmente, ma visto che Garraffa rifiutava
(con l’incredibile scusa che non aveva fondi neri, cioè era un
imprenditore corretto), lo minacciò: “Abbiamo uomini e mezzi per farle
cambiare idea”. E, siccome quello non la cambiava, incaricò del recupero crediti il boss Virga, che aveva la fortuna di conoscere molto bene. E Virga un
bel mattino si presentò nel pronto soccorso dove Garraffa lavorava a
chiedergli i soldi per Dell’Utri. La Corte d’appello di Milano ha
ritenuto provati tutti i fatti: “Dell’Utri mobilitò da Milano due
mafiosi del calibro di Virga e Buffa per convincere Garraffa a
rispettare l’impegno”.
Ma ha assolto Dell’Utri, e naturalmente anche
Virga, perché – tenetevi forte – “il quadro probatorio acquisito non
consente di considerare raggiunta la prova al di là di ogni ragionevole
dubbio che la visita incriminata fosse finalizzata e idonea a incutere
timore e a coartare la volontà della parte offesa per indurla al
pagamento ingiusto, lasciando ampio spazio all’ipotesi alternativa che
tale visita avesse rappresentato un tentativo di interposizione
mediatoria di Virga non ostile a Garraffa effettivamente volta, secondo
la motivazione della visita attribuita dal Garraffa a Virga, ad
aggarbare la vertenza insorta tra la parte offesa e Publitalia”. Ecco a
cosa servì la visita dei due mafiosi dellutriani: a “convincere Garraffa
a rispettare l’impegno”. Ed ecco perché Dell’Utri li mandò da Garraffa:
“Per tentare di risolvere la vertenza non tanto o non solo in ragione
della loro mafiosità – come apoditticamente ritenuto nella sentenza di
primo grado – quanto per la loro intensa e precedente e coeva
frequentazione amicale col Garraffa stesso”. Ecco: siccome Garraffa li
conosceva come mafiosi, allora non erano lì in veste di mafiosi, ma di
innocenti persuasori. Il lessico del Nuovo Diritto Arcoriano si
arricchisce dunque di un altro neologismo: dopo “utilizzatore finale”,
ecco l’ “aggarbatore”. Mandi due mafiosi a batter cassa? Non è
estorsione: è “interposizione mediatoria per aggarbare la vertenza
insorta”.
Non è meraviglioso? Trent’anni dopo l’introduzione del reato
di mafia (il 416-bis), arrivano tre giudici milanesi a spiegarci che,
per incutere timore e coartare la volontà di un cittadino, non basta più
che il mafioso sia un mafioso noto al cittadino come un mafioso: deve
mettersi la coppola, indossare la cartuccera a tracolla e impugnare la
lupara, o puntargli il coltello alla gola. Altrimenti, se chiede
gentilmente al tizio di pagare un debito inesistente, magari aggiungendo
qualche complimento alla sua signora e ai suoi bei bambini, perché mai
quello dovrebbe sentirsi intimidito? Dovrebbe anzi offrirgli un caffè, e
naturalmente sganciare. Ma soprattutto ringraziare l’aggarbatore per i
suoi modi squisiti".
Ora... la Corte d' appello di Milano secondo me si dovrebbe vergognare di queste motivazioni.
Come scrive il Travaglio la visita di due "uomini d'onore", chiamiamoli così, non va ritenuta nell' ottica di un'estorsione bella e buona ma di una visita di cortesia?! ..... mafiosi che vengono a chiedere soldi che non devi?? ...siamo alla follia pura. Purtroppo come ormai spesso si vede anche parte della magistratura è responsabile dello schifo a cui assisto in quasto paese spesso e volentieri.
Diciamo che per una volta griderò anche io alle toghe rosse!
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