fonte link originale:
http://www.nytimes.com/2012/01/26/business/ieconomy-apples-ipad-and-the-human-costs-for-workers-in-china.html?_r=3&pagewanted=all
link alternativo:
http://www.corriere.it/esteri/12_gennaio_26/apple-salom_a2c196d2-4802-11e1-9901-97592fb91505.shtml
Apple cambi TU o cambio IO?
Sono un grande appassionato della mela e credo che tutti i miei amici ne siano al corrente ma sarò chiarissimo, se le cose non cambiano e in fretta, con risultati reali e tangibili, io sono disposto a cambiare opinione su questo marchio.
Io non voglio prodotti realizzati dove le persone sono trattate come animali. Ho apprezzato l'impegno (seppur ancora troppo basso) messo in atto dall'azienda di Cupertino per la riduzione del suo impatto ambientale in alcuni settori, ma non in tutti come l'utilizzo di fonti rinnovabili per alimentazione dei suoi nuovi e vecchi server.
Io voglio dei prodotti che rispettino ambiente, manodopera cioè le persone e che siano veramente verdi.
Quindi verdi in tutti i campi:
- GEOSFERA (acqua, aria, suolo e clima)
- BIOSFERA (il nostro corpo ma anche animali e piante )
- SOCIOSFERA (condizioni umane e dei lavoratori)
Consiglio un libro che ho letto ultimamente al riguardo "Intelligenza Ecologica".
In questo link troverete un'esauriente spiegazione trovata su un altro blog:
http://gianlucasantini.blogspot.com/2012/01/intelligenza-ecologica.html
29 gen 2012
Terra chiama Monti....... aspettiamo risposte.
So benissimo che Monti è incalzato dallo stesso parlamento di prima di puttane e corrotti....
ma li metta con la mani al muro...spieghi agli italiani cosa si dovrebbe fare, i soldi che si potrebbero ricavare.....abbia le palle! E non solo in europa... grazie.
27 gen 2012
GIORNATA DELLA MEMORIA
GIORNATA DELLA MEMORIA "Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando e distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti sottili modi la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine." (Primo Levi)
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13 gen 2012
La Santanché, ovvero la polizza di Monti
L’avrete rivista anche voi, Daniela Santanché. Del resto era impossibile non vederla. Era ovunque: Lerner, Floris, Santoro.
Si potrebbe sollevare un dibattito sulla opportunità della sua presenza
in studio, che infatti sta generando polemiche (al punto che Lerner ha
dovuto “spiegarne” la presenza). Fa ascolti, la Santanché? Fa dibattito? O fa solo disgusto?
Qui però voglio dire altro. Ovvero che rivederla in tivù, ascoltarla o anche solo guardarla, ha dato nuovamente prova di come l’intoccabilità (e la santificazione) di cui gode Monti sia figlia di anni e anni in cui nel piccolo schermo c’era (c’era?) questa gente arrogante, volgare e improponibile. E l’abitudine al Disastro è divenuta tale per cui, oggi, qualsiasi cosa appena appena garbata – anche se terribile – ci (gli, vi) sembra non solo accettabile. Ma quasi bella. E, peggio, “giusta”.
Ecco perché non si può attaccare, o anche solo criticare, Monti. Perché, da destra come e soprattutto da “sinistra”, arrivano i buonisti e i pompieristi a dirti che “non esistevano alternative”, “se fai così sei un disfattista demagogo“, “come facevi ad andare al voto con una legge elettorale e uno spread così?”, “se ti lamenti allora rivuoi Berlusconi“, “sai solo criticare e non ti sta mai bene niente”. I ricatti, e le liturgie dei Salvatori della Patria in servizio permanente, sono sempre questi e sempre gli stessi. Ti sciorinano i pregi del migliorista Napolitano, fanno i maestrini di diritto, ti citano perfino l’articolo di Francesco Merlo (Merloooooooooo) come esempio di giornalismo. Rinnovandoti l’invito, o più che altro l’ordine, a non lamentarti: “C’è in gioco il bene del Paese, occorre fare sacrifici, basta col populismo“.
Viviamo il paradosso, terribile e frustrante, per cui ormai è illecita anche la lamentela. O il giornalismo scomodo: se con Berlusconi essere contro era figo (e ciò nonostante lo erano in pochi), adesso essere contro è impopolare. E se ti capita – e ti capita – di scoprire magagne su magagne, da Malinconico a Patroni Griffi, da Passera alla riforma previdenziale (s)fascista, tu fai il gioco sporco e poi – poi – spuntano le varie Repubblica ad alzare il ditino per sentenziare: “Eh, ha fatto bene Malinconico a dimettersi. Visto che bel governo giusto? Ammette pure i propri sbagli. Mica come l’altro“. Certo, “mica come l’altro”, siamo d’accordo: ma tu – giornalista, cittadino, elettore piddino – dov’eri quando qualcuno lo scopriva, il caso Malinconico? Che facevi, a parte celebrare il Regno del Robot in Loden e della sua claque finto-piangente?
Dal colpo di Stato (Berlusconi) al colpo di sonno (Monti), come ha scritto Marco Travaglio. Perché? Perché i Berlusconi e le Santanché ci hanno abituato a un tale livello di cloaca che passare da un’Apocalisse a un Disastro ci sembra un Carnevale. Quanti distinguo che si leggono, adesso. Persino dopo ieri, quando in un colpo solo due porcate allucinanti ci hanno ricordato che la nostra democrazia non sta forse benissimo, indignarsi appariva indelicato. Spuntavano gli indignati a giorni alterni, puntuali e sobri, propaggini enricolettiane a ricordarti che la Consulta non poteva fare altro. A dirti che “se critichi adesso sei come Berlusconi” (fateci caso: l’unico argomento dei montiani è questo: “se ti lamenti sei come Berlusconi e sotto sotto lo rivuoi“).
Mai come adesso, forse, il livello di indignazione e capacità di discernere – di per sé mai altissimi in Italia – è stato così basso. Calma piatta. Perfino nella redazione di Tempi c’è più vita. Sia chiaro: in chiave giornalistica, come pure satirica, il brodino montiano (che ha i suoi meriti, come ricordato giornalmente dal Fatto Quotidiano che pure non gli fa sconti) è più stimolante. E pure redditizio, perché se tutti i giornali fanno opera di celebrazione, non ci metti poi molto a distinguerti. Non è quindi, questa, una lamentela “personale” o “corporativa”. Si ha però la sensazione che questa stasi, e questa proliferazione di Restauratori, alla già derelitta Italia non faccia niente bene. Rivedere la Santanché, o gli Stracquadanio, e consolarsi con “l’ah quanto si stava peggio prima“, è un po’ poco come eccitazione democratica. Oltre che prassi, spesso e non volentieri, intellettualmente disonesta. Nonché fastidiosamente masochistica. Parafrasando il Giovanni Lindo Ferretti non ancora teocon: “Un’erezione triste per un coito modesto“.
di Andrea Scanzi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/13/santanche-ovvero-polizza-monti/183603/
Sottoscrivo, firmo e passo parola.
Qui però voglio dire altro. Ovvero che rivederla in tivù, ascoltarla o anche solo guardarla, ha dato nuovamente prova di come l’intoccabilità (e la santificazione) di cui gode Monti sia figlia di anni e anni in cui nel piccolo schermo c’era (c’era?) questa gente arrogante, volgare e improponibile. E l’abitudine al Disastro è divenuta tale per cui, oggi, qualsiasi cosa appena appena garbata – anche se terribile – ci (gli, vi) sembra non solo accettabile. Ma quasi bella. E, peggio, “giusta”.
Ecco perché non si può attaccare, o anche solo criticare, Monti. Perché, da destra come e soprattutto da “sinistra”, arrivano i buonisti e i pompieristi a dirti che “non esistevano alternative”, “se fai così sei un disfattista demagogo“, “come facevi ad andare al voto con una legge elettorale e uno spread così?”, “se ti lamenti allora rivuoi Berlusconi“, “sai solo criticare e non ti sta mai bene niente”. I ricatti, e le liturgie dei Salvatori della Patria in servizio permanente, sono sempre questi e sempre gli stessi. Ti sciorinano i pregi del migliorista Napolitano, fanno i maestrini di diritto, ti citano perfino l’articolo di Francesco Merlo (Merloooooooooo) come esempio di giornalismo. Rinnovandoti l’invito, o più che altro l’ordine, a non lamentarti: “C’è in gioco il bene del Paese, occorre fare sacrifici, basta col populismo“.
Viviamo il paradosso, terribile e frustrante, per cui ormai è illecita anche la lamentela. O il giornalismo scomodo: se con Berlusconi essere contro era figo (e ciò nonostante lo erano in pochi), adesso essere contro è impopolare. E se ti capita – e ti capita – di scoprire magagne su magagne, da Malinconico a Patroni Griffi, da Passera alla riforma previdenziale (s)fascista, tu fai il gioco sporco e poi – poi – spuntano le varie Repubblica ad alzare il ditino per sentenziare: “Eh, ha fatto bene Malinconico a dimettersi. Visto che bel governo giusto? Ammette pure i propri sbagli. Mica come l’altro“. Certo, “mica come l’altro”, siamo d’accordo: ma tu – giornalista, cittadino, elettore piddino – dov’eri quando qualcuno lo scopriva, il caso Malinconico? Che facevi, a parte celebrare il Regno del Robot in Loden e della sua claque finto-piangente?
Dal colpo di Stato (Berlusconi) al colpo di sonno (Monti), come ha scritto Marco Travaglio. Perché? Perché i Berlusconi e le Santanché ci hanno abituato a un tale livello di cloaca che passare da un’Apocalisse a un Disastro ci sembra un Carnevale. Quanti distinguo che si leggono, adesso. Persino dopo ieri, quando in un colpo solo due porcate allucinanti ci hanno ricordato che la nostra democrazia non sta forse benissimo, indignarsi appariva indelicato. Spuntavano gli indignati a giorni alterni, puntuali e sobri, propaggini enricolettiane a ricordarti che la Consulta non poteva fare altro. A dirti che “se critichi adesso sei come Berlusconi” (fateci caso: l’unico argomento dei montiani è questo: “se ti lamenti sei come Berlusconi e sotto sotto lo rivuoi“).
Mai come adesso, forse, il livello di indignazione e capacità di discernere – di per sé mai altissimi in Italia – è stato così basso. Calma piatta. Perfino nella redazione di Tempi c’è più vita. Sia chiaro: in chiave giornalistica, come pure satirica, il brodino montiano (che ha i suoi meriti, come ricordato giornalmente dal Fatto Quotidiano che pure non gli fa sconti) è più stimolante. E pure redditizio, perché se tutti i giornali fanno opera di celebrazione, non ci metti poi molto a distinguerti. Non è quindi, questa, una lamentela “personale” o “corporativa”. Si ha però la sensazione che questa stasi, e questa proliferazione di Restauratori, alla già derelitta Italia non faccia niente bene. Rivedere la Santanché, o gli Stracquadanio, e consolarsi con “l’ah quanto si stava peggio prima“, è un po’ poco come eccitazione democratica. Oltre che prassi, spesso e non volentieri, intellettualmente disonesta. Nonché fastidiosamente masochistica. Parafrasando il Giovanni Lindo Ferretti non ancora teocon: “Un’erezione triste per un coito modesto“.
di Andrea Scanzi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/13/santanche-ovvero-polizza-monti/183603/
Sottoscrivo, firmo e passo parola.
12 gen 2012
LA PARABOLA DEL CATTIVO di Massimo Gramellini
Da noi funziona così. All’inizio sei Francesco Maria De Vito Piscicelli, imprenditore con faccia comica o crudele, dipende dalla foto, e vieni intercettato al telefono mentre ridacchi del terremoto dell’Aquila propiziatore di appalti. Diventi l’orco, il cattivo per antonomasia, il simbolo della cricca di affaristi che si disputa le briciole più grosse del banchetto della politica. Ti viene l’ulcera, finisci per qualche tempo in galera, poi cerchi di farti dimenticare, ma rovini tutto atterrando con l’elicottero sulla spiaggia di Ansedonia per portare la mamma a mangiare il pesce. Cominci impercettibilmente a spostarti verso la redenzione: diventi un pentito e inguai un sottosegretario dallo sguardo triste e dal cognome Malinconico, confessando di avergli pagato il conto di un albergo da signori al solo scopo di compiacere un amico. Smessi i panni dell’orco, inizi il percorso di avvicinamento al ruolo più ambito: quello della vittima. Rilasci interviste dove ti dipingi come un onesto lavoratore spremuto da gente senza scrupoli, «non le dico la volgarità delle richieste, i ricatti». Un brav’uomo a cui hanno tolto tutto: gli appalti, il porto d’armi, persino la licenza per l’elicottero. La parabola è quasi completa. Non ti rimane che l’ultimo passo: da imputato ergerti a giudice che pontifica contro il sistema di cui fa parte. Anche lo sghignazzo sul terremoto si trasforma in una prova del complotto ai tuoi danni. «Mi hanno crocefisso per una battuta» dici. E magari a questo punto vorresti pure l’applauso. | |||||||||||||||||||
Be’, il mio non lo avrai. | |||||||||||||||||||
link: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41 |
9 gen 2012
TV On The Radio
Vorrei porre all'attenzione del mio pubblico questo gruppo: TV On The Radio.
I TV on the Radio sono un gruppo statunitense nato nel 2001 a Brooklyn, New York, un misto di alternative rock e musica elettronica.
Sito ufficiale: http://www.tvontheradio.com/
Wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/TV_on_the_Radio
ULTIMO ALBUM
2011 - Nine Types of Light
8 gen 2012
Sherlock Holmes 2 - Gioco di ombre
Avvincente, divertente, pirotecnico, quindi gran bel film!!
Ultima mia visita al cinema: Sherlock Holmes 2 - Gioco di ombre.
Ecco qua il link per il trailer.
Ultima mia visita al cinema: Sherlock Holmes 2 - Gioco di ombre.
Ecco qua il link per il trailer.
6 gen 2012
La coperta è Cortina
Navigando trovo questo link:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/4-gennaio-2012/a-cortina-le-auto-lusso-42-dichiarano-meno-30mila-euro-1902747434554.shtml
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/04/cortina-dichiarano-meno-30mila-euroe-viaggiano-auto-lusso/181584/
Questa è Cortina, ed io non ho nulla contro Cortina ne tanto meno contro i "ricchi", perché dovrei, però se questa ricchezza è ottenuta mediante frodi mi girano parecchio i cordoni come dice padre Indignato.
Mi è capitato in passato questo fatto mentre raccoglievo firme insieme ad altri ragazzi per la presentazione della lista regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte in giro per la provincia di Biella.
Si avvicina una signora al banchetto forse interessata o forse no comunque poco importa adesso. Arrivata al nostro banchetto e visto l'argomento "politica", non capendo troppo bene di cosa si trattasse, alla vista del nome Beppe Grillo il suo interesse calò vistosamente ma la signora impellicciata ci tenne comunque a lasciarci un suo pensiero su quel diavolaccio, dopo ovviamente i convenevoli saluti, ed è stato questo:"...e bravo lui!? lui guadagna milioni e parla tanto!!...".
Io non ho intenzione di difendere beppe perché è già bravo di suo, però credo si riallacci al discorso che leggevo poc'anzi.
Quindi riscrivo... io non ho nulla contro Cortina ne tanto meno contro i "ricchi" infatti Grillo rientra a pieno titolo nella categoria dei strabenestanti (metto un link bellissimo e fantasioso, da leggere e da ridere secondo me, scritto su Panorama) ma c'è un problema.. quei soldi li ha dichiarati al fisco e li ha guadagnati legalmente...tutto qua. Nel link appena sopra potete leggere di tutto nei confronti di quest'uomo anche accusato di comportamenti di altre persone, il fatto è che non c'entra la parola Grillo in queste ultime righe che ho scritto. Io il ragionamento lo applico a tutti, ho fatto il suo esempio perchè mi sembra eclatante e molto esplicativo, in parole povere se un mio amico è ricco e paga le tasse, lo stato avrà più risorse anche per me grazie anche al fatto che lui ne paga di più.
Quindi i soldi devono solo essere puliti, il problema non è Berlusconi in quanto ricco ma il nano come li ha guadagnati e la loro trasparenza, che ancora di più se si tratta di un politico, deve essere cristallina. Certo sarei orbo e credo ingiusto a non finire questo post dicendo anche però che in questo paese le tasse sono troppo alte e in questo momento, anzi in qualsiasi momento ora con l'aggravio della crisi e una tassazione vicina al 50% per una partita iva è veramente difficile fare programmazione, sviluppo, ricerca, saldare conti ecc.
Si resta così ancorati all'esistente, alla quantità mentre in altri paesi la qualità che sarà progredita sui prodotti ti seppellirà. Ecco ci vorrebbe una sorta di patto stato-cittadini, io stato vi abbasso anche se di poco le tasse anno per anno ma l'evasione fiscale per contro deve diminuire anno per anno...dite che come paese ne saremmo capaci? So di essere troppo ingenuo e forse chiedere troppo...non so, però so di certo che i controlli vanno aumentati, velocizzati e le pene (oltre che cancellare le mille leggi vergogna tipo falso in bilancio..) adeguate. Di certo ormai il primo passo lo sdeve fare lo stato.
Link di approfondimento:
http://www.byoblu.com/post/2010/12/22/Il-vero-stato-della-ricchezza-in-Italia.aspx
http://www.byoblu.com/post/2012/01/05/I-ricchi-evasori-sono-un-bene-per-il-paese.aspx
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/4-gennaio-2012/a-cortina-le-auto-lusso-42-dichiarano-meno-30mila-euro-1902747434554.shtml
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/04/cortina-dichiarano-meno-30mila-euroe-viaggiano-auto-lusso/181584/
Questa è Cortina, ed io non ho nulla contro Cortina ne tanto meno contro i "ricchi", perché dovrei, però se questa ricchezza è ottenuta mediante frodi mi girano parecchio i cordoni come dice padre Indignato.
Mi è capitato in passato questo fatto mentre raccoglievo firme insieme ad altri ragazzi per la presentazione della lista regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte in giro per la provincia di Biella.
Si avvicina una signora al banchetto forse interessata o forse no comunque poco importa adesso. Arrivata al nostro banchetto e visto l'argomento "politica", non capendo troppo bene di cosa si trattasse, alla vista del nome Beppe Grillo il suo interesse calò vistosamente ma la signora impellicciata ci tenne comunque a lasciarci un suo pensiero su quel diavolaccio, dopo ovviamente i convenevoli saluti, ed è stato questo:"...e bravo lui!? lui guadagna milioni e parla tanto!!...".
Io non ho intenzione di difendere beppe perché è già bravo di suo, però credo si riallacci al discorso che leggevo poc'anzi.
Quindi riscrivo... io non ho nulla contro Cortina ne tanto meno contro i "ricchi" infatti Grillo rientra a pieno titolo nella categoria dei strabenestanti (metto un link bellissimo e fantasioso, da leggere e da ridere secondo me, scritto su Panorama) ma c'è un problema.. quei soldi li ha dichiarati al fisco e li ha guadagnati legalmente...tutto qua. Nel link appena sopra potete leggere di tutto nei confronti di quest'uomo anche accusato di comportamenti di altre persone, il fatto è che non c'entra la parola Grillo in queste ultime righe che ho scritto. Io il ragionamento lo applico a tutti, ho fatto il suo esempio perchè mi sembra eclatante e molto esplicativo, in parole povere se un mio amico è ricco e paga le tasse, lo stato avrà più risorse anche per me grazie anche al fatto che lui ne paga di più.
Quindi i soldi devono solo essere puliti, il problema non è Berlusconi in quanto ricco ma il nano come li ha guadagnati e la loro trasparenza, che ancora di più se si tratta di un politico, deve essere cristallina. Certo sarei orbo e credo ingiusto a non finire questo post dicendo anche però che in questo paese le tasse sono troppo alte e in questo momento, anzi in qualsiasi momento ora con l'aggravio della crisi e una tassazione vicina al 50% per una partita iva è veramente difficile fare programmazione, sviluppo, ricerca, saldare conti ecc.
Si resta così ancorati all'esistente, alla quantità mentre in altri paesi la qualità che sarà progredita sui prodotti ti seppellirà. Ecco ci vorrebbe una sorta di patto stato-cittadini, io stato vi abbasso anche se di poco le tasse anno per anno ma l'evasione fiscale per contro deve diminuire anno per anno...dite che come paese ne saremmo capaci? So di essere troppo ingenuo e forse chiedere troppo...non so, però so di certo che i controlli vanno aumentati, velocizzati e le pene (oltre che cancellare le mille leggi vergogna tipo falso in bilancio..) adeguate. Di certo ormai il primo passo lo sdeve fare lo stato.
Link di approfondimento:
http://www.byoblu.com/post/2010/12/22/Il-vero-stato-della-ricchezza-in-Italia.aspx
http://www.byoblu.com/post/2012/01/05/I-ricchi-evasori-sono-un-bene-per-il-paese.aspx
4 gen 2012
Capannori, copio e incollo.
"Venerdì scorso ho intrapreso una prima iniziativa importante per l’elaborazione della mia tesi di laurea magistrale (per ora intitolata “We-gov: il valore dell’e-participation nei bilanci partecipativi d’Italia”), sono infatti andato in Toscana e precisamente a Capannori per assistere alla serata di presentazione del progetto “Dire, fare, partecipare” per un bilancio partecipativo.
Ho così colto l’occasione il giorno seguente, mentre ponevo quesiti all’Assessore alla Partecipazione e all’Ambiente Alessio Ciacci, di fare un paio di domande sulla decisione di intraprendere una tariffa dei rifiuti puntuale (meno rifiuti produci meno paghi) da gennaio 2012. Ecco qua la nostra chiaccherata, un po’ ridotta perchè sia meglio fruibile per tutti :) "
PS: Grazie per quello che fai ragazzo, per quello che fai e come lo fai...grande! Ma bando alle lacrime copiate e incollate!
3 gen 2012
Stevenson, dottor Jekyll e mister Hyde
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1886) è un celebre romanzo dello scrittore di Edimburgo Robert Louis Stevenson. E' considerata la più importante opera di Stevenson ed uno dei più grandi classici di tutti i tempi. Rappresenta il culmine dell'indagine stevensoniana sulla scissione della personalità..... così dice Wikipedia, ed ha ragione!
Per quanto mi riguarda è uno dei libri che mi ha letteralmente divorato dalla volgia di vedere cme andava a finire... con quell' ansia da lettore accanito e una bramosità di vedere chiuso quel libro e riposto nella fila dei libri da leggere cosicchè hai miei futuri ospiti potessi subito indicarne la mia lettura.
Il libro spazia dal concetto di doppia personalità o doppiezza dell'animo umano attraverso un racconto thriller mozzafiato.
Personaggi principali (in realta uno ma doppio) sono appunto
il dottor Jekyll e mister Hyde. La storia è ambientata in una Londra del XIX secolo e raccontata attraverso il racconto da un avvocato, un certo Utterson molto amico del dottor Jekyll.
Utterson è il custode del testamento del dottor Jekyll, il cui contenuto sancisce che, in caso di morte o scomparsa dello stesso, l'amico Hyde erediterà tutti i suoi averi. Un uomo però dal lato umano e caratteriale completamente opposto del suo assistito, sarà quindi poi la sua curiosità a fare il resto.
« La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell'altro, non era divina né diabolica di per sé; scuoté le porte che incarceravano le mie inclinazioni... »
Uno tra i libri più belli che abbia letto.
Per quanto mi riguarda è uno dei libri che mi ha letteralmente divorato dalla volgia di vedere cme andava a finire... con quell' ansia da lettore accanito e una bramosità di vedere chiuso quel libro e riposto nella fila dei libri da leggere cosicchè hai miei futuri ospiti potessi subito indicarne la mia lettura.
Il libro spazia dal concetto di doppia personalità o doppiezza dell'animo umano attraverso un racconto thriller mozzafiato.
Personaggi principali (in realta uno ma doppio) sono appunto
il dottor Jekyll e mister Hyde. La storia è ambientata in una Londra del XIX secolo e raccontata attraverso il racconto da un avvocato, un certo Utterson molto amico del dottor Jekyll.
Utterson è il custode del testamento del dottor Jekyll, il cui contenuto sancisce che, in caso di morte o scomparsa dello stesso, l'amico Hyde erediterà tutti i suoi averi. Un uomo però dal lato umano e caratteriale completamente opposto del suo assistito, sarà quindi poi la sua curiosità a fare il resto.
« La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell'altro, non era divina né diabolica di per sé; scuoté le porte che incarceravano le mie inclinazioni... »
Uno tra i libri più belli che abbia letto.
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