30 apr 2009

Penalisti contro la 'salva manager'

ROMA - "Qui non si tratta di riscrivere una norma, bisogna cancellarla". Contro la norma "salva manager" contenuta nel decreto correttivo al Testo unico sulla sicurezza del lavoro del governo, non usa mezzi termini il professor Giorgio Marinucci, ordinario di diritto penale all'Università statale di Milano. In particolare, bersaglio degli attacchi più duri è l'articolo 10 bis, che già si è attirato una valanga di critiche, a cominciare dal presidenteGiorgio Napolitano. Il capo dello Stato, insieme al presidente della Camera, Gianfranco Fini, non aveva risparmiato strali proprio contro quella norma, duramente osteggiata anche dalla Fiom, perché sospettata di portare all'assoluzione dei dirigenti della ThyssenKrupp


IL TESTO DELL'APPELLO DEI PENALISTI 

Il professor Marinucci con una settantina di colleghi "professori di diritto penale e di altre discipline giuridiche", ha sottoscritto un appello a Napolitano per puntare il dito contro una norma che "esonera da responsabilità i soggetti (datore di lavoro e dirigenti) che rivestono posizioni apicali nell'impresa: non sarebbero più obbligati - dicono i firmatari del documento - ad impedire eventi lesivi o mortali nei luoghi di lavoro quando a concausare gli eventi siano condotte colpose di altri soggetti". 

"Spogliando i soggetti che rivestono posizioni al vertice dell'impresa del loro indiscusso ruolo di garanti della vita e dell'incolumità fisica dei lavoratori", affermano i giuristi, "si apporta una profonda deroga alla disciplina generale della responsabilità omissiva, disciplinata dall'art. 40 comma 2 del codice penale, stabilendo che nei reati commessi mediante violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni ed all'igiene sul lavoro i vertici dell'impresa non sono più responsabili, quando l'evento morte o lesioni personali "sia imputabile" al fatto colposo del preposto, dei progettisti, dei fabbricanti, dei fornitori, degli installatori, del medico competente o del lavoratore". 

Il timore è che venga meno il dovere di controllo da parte dei vertici delle aziende. Dunque, per i giuristi, quell'articolo non può essere riscritto, perché "finisce per creare una eccezione ad un principio del codice penale", sottolinea Marinucci, che porta come esempio la figura del direttore di giornale "che deve fare in modo di impedire reati a mezzo stampa", o il bagnino in piscina "che è garante della vita delle persone nella struttura". E nessuna legge può stabilire una deroga al principio del controllo. 

I professori che hanno sottoscritto l'appello, ravvedono poi anche altri profili di illegittimità costituzionale. "In primo luogo per contrasto con l'articolo 76 della Costituzione, dal momento che la legge delega non faceva alcun riferimento ad una tale forma di limitazione di responsabilità per datori di lavoro e dirigenti, con conseguente eccesso di delega da parte del governo", poi verrebbero anche violati gli obblighi comunitari, limitando "l'esclusione della responsabilità del datore di lavoro alle sole ipotesi di intervento di fattori eccezionali ed imprevedibili". Infine per aver "irragionevolmente dato la prevalenza agli interessi del datore di lavoro rispetto a quelli dei lavoratori in un quadro costituzionale nel quale l'iniziativa economica è libera, a condizione però che non si svolga 'in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana'", così come recita l'articolo 41 della Costituzione. 

A poco sono valse anche le rassicurazioni del ministro del Welfare. Maurizio Sacconi, impegnato anche oggi pomeriggio in una riunione sull'argomento davanti alla Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro. Sacconi si è detto pronto a riscrivere il testo "affinché ne sia chiara la finalità" e per definire "con certezza qual è l'ambito dell'eventuale concorso di colpa dell'imprenditore rispetto ad una responsabilità che si è rivelata prevalente nei sottoposti, dal direttore di stabilimento al preposto alla sicurezza fino anche allo stesso lavoratore". 

Ma il professor Marinucci e i suoi colleghi, ricordano che "la progettata modifica normativa si applicherebbe non solo per il futuro, ma anche per il passato", ossia ai processi in corso, compresi quelli alla Thyssen e alla Eternit, "trattandosi di una disciplina più favorevole". Insomma si tratta di una norma che non può essere 'riscritta', ma che va completamente cancellata. 

Appalti, il Pdl cambia l'anti-racket: "No all'obbligo di denuncia"

SI APRE IL CASO:
La modifica proposta dell'ex di An Contento ottiene il sì anche del Guardasigilli. MA la Lega non ci sta così Idv e Pd lasciano l'aula per protesta.


ROMA - Maroni da una parte, Alfano dall'altra. Lega e Pdl divisi su appalti e mafia. Dopo la rottura su ronde, Cie, medici-spia, la manovra del governo sulla sicurezza segna lo scontro sull'obbligo per l'imprenditore titolare di appalti pubblici di denunciare un'estorsione pena la perdita della commessa e l'interdizione dalle gare per tre anni. 

Succede alle due di notte, nelle commissione Giustizia e Affari costituzionali della Camera, all'ultimo rush per mandare il ddl oggi in aula. Il ministro dell'Interno leghista Roberto Maroni e il sottosegretario (ex An) Alfredo Mantovano hanno raccolto gli appelli di Ivan Lo Bello, il presidente di Confindustria in Sicilia, della collega campana Cristiana Coppola, delle associazioni antiracket, e insistono per l'obbligo di denuncia nella versione del Senato. Ma una modifica dell'ex aennino Manlio Contento lo fa cadere e raccoglie il sì del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, che ha approfondito la questione col Guardasigilli Angelino Alfano, e dei due relatori ex forzisti Jole Santelli e Francesco Paolo Sisto. La Lega protesta, Mantovano spiega che "il testo è frutto di un accordo tra Interno, Giustizia, Economia e Sviluppo economico, con il via libera di palazzo Chigi". Ma la Giustizia fa dietro front. In aula si fronteggia la sola maggioranza perché Pd e Idv se ne sono andati per protesta. Si vota: vince il Pdl. Se fosse stata presente l'opposizione forse avrebbe prevalso il Viminale. 

Che fa pesare l'accaduto. Dice Maroni: "Questa notte alcune votazioni hanno confermato le mie preoccupazioni. Una norma fortemente voluta dal ministero è stata emendata e svuotata di significato". E oggi, in consiglio dei ministri, chiederà a Berlusconi di mettere la fiducia sul ddl perché teme che la coalizione si sfaldi su ronde, Cie, reato di clandestinità che obbligherà gli incaricati di pubblico servizio a denunciare gli stranieri. Tant'è che l'intersindacale medica chiede "una specifica e precisa esenzione dall'obbligo di denuncia". 

La divisione sugli appalti porta acqua a Maroni. Il conflitto è pesante. Da una parte c'è la norma esistente, contestata alla Camera dall'Ance, che tra le cause di esclusione da una gara inserisce la mancata denuncia dell'estorsione che il pm scopre in un'indagine su terzi. L'imprenditore non è indagato, ma il pm dovrà segnalare l'anomalia all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Manlio Contento dice no: "È una procedura di dubbia costituzionalità perché l'imprenditore non è direttamente sotto inchiesta". Con la correzione il pm segnalerà solo imputati di falsa testimonianza o favoreggiamento. Caliendo è d'accordo: "Se un imprenditore è minacciato dell'uccisione del figlio e non la denuncia per paura di perderlo, poi non può perdere l'azienda. Se vieni chiamato da polizia e pm e non collabori è diverso". Mantovano è sul fronte opposto: al Senato si è battuto per una norma che obbliga a un maggior dovere di lealtà chi lavora con lo Stato. Norma vantata da Maroni all'Antimafia come strumento per costringere gli imprenditori alla denuncia. Prevale la linea garantista. Al Viminale sono in collera: "Evidentemente sono tutti contenti che la Salerno-Reggio sia un'autostrada a una corsia" dicono alludendo al peso della mafia sulle gare. 

Marco Travaglio - Berlino - premio libertà di stampa 1/4

Berlino, 28/04/2009 - L'associazione della stampa tedesca attribuisce al giornalista e scrittore italiano Marco Travaglio il premio di quest'anno per la libertà di stampa; questa la decisione dei sette membri della giuria dell'associazione.

29 apr 2009

Berlusconi si avvale del lodo Alfano


articolo del Il Messaggiero:

ROMA ( 22 aprile) - Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non ha rinunciato alla non imputabilità prevista dal lodo Alfano, per la querela che l'ex ministro Antonio Di Pietro aveva avanzato alla Procura di Bergamo, essendosi sentito diffamato da alcune dichiarazioni rilasciate dal premier a «Porta a Porta» del 10 aprile 2008. 

Questa mattina, davanti al giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Bergamo Patrizia Ingrascì, l'avvocato di Berlusconi Nicolò Ghedini non ha comunicato la volontà del premier di rinunciare alla non imputabilità garantita alle prime quattro cariche dello Stato.

Il gup ha così rinviato l'udienza a novembre, in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla costituzionalità del lodo Alfano. Nel corso del programma Berlusconi aveva definito Di Pietro un “emerito bugiardo che non ha nemmeno una laurea valida. Non ha mai presentato un diploma di laurea originale, ma sempre certificati diversi uno dall'altro, sia per data sia per voti assegnati”. Il leader dell'Italia dei Valori che risiede a Curno (Bg) aveva presentato una querela alla Procura di Bergamo, che aveva poi aperto un fascicolo. 

«Berlusconi è davvero un bugiardo perché, dopo avermi diffamato gravemente in uno dei tanti Porta a Porta, invece di venire a dimostrare che quanto affermava era vero, ha deciso di avvalersi del lodo Alfano contro la mia querela». Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, risponde così a cronisti che gli chiedono un commento. «Berlusconi - prosegue Di Pietro - aveva affermato il falso dicendo addirittura che io non mi ero laureato e che avevo usato dei certificati falsi. Io ho presentato querela contro di lui per diffamazione ma lui, invece che venire a difendersi in tribunale, ha preferito farsi scudo con il lodo Alfano. È davvero pazzesco. È evidente che le sue erano tutte bugie».

CHE DIRE ...... A SILVIO PIACE VINCERE FACILE !!

28 apr 2009

Politici ravvicinati di un certo tipo - Marco Travaglio

Un piccolo riepilogo dei nostri prossimi rappresentanti al PARLAMENTO EUROPEO!!
Debbo dire che sono d'accordo, un pò di figa non può che fare bene, naturalmente al nostro famoso cavaliere, non al nostro parlamento! ODDIO

24 apr 2009

A chi stiamo dando fastidio?

riporto da BYOBLU:

Il video "Giuliani - L'uomo che ci salvò la vita", che ha superato le 50.000visualizzazioni in pochissimi giorni, è stato disattivato da YouTube per non meglio precisate Violazioni delle norme della community.
 A chi tenta di visualizzarlo, all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=GvQ2IRsBbGk, viene mostrato un laconico messaggio: questo video è stato rimosso a causa della violazione dei termini e condizioni d'uso.

 Qualsiasi tentativo di accedere al mio account mostra una pagina dove mi si notifica di avere ricevuto un avvertimento, valido per sei mesi,  e che ulteriori avvertimenti potranno comportare la disattivazione della mia capacità di pubblicare contenuti. Posso solo approvare la notifica, come potete vedere dall'immagine seguente, ma non contestarla. 
 Approvare significa in qualche modo confermare una violazione dei termini d'uso assolutamente incomprensibile. Non approvare significa non avere più alcuna possibilità di operare sul mio account.

Il video non conteneva alcuna colonna sonora, non ledeva quindi alcun diritto d'autore. Le immagini erano tratte interamente da riprese effettuate da me
 Non era offensivo, non incitava al razzismo, non urtava la sensibilità di nessun credente.  Conteneva la testimonianza di una donna scampata alla tragedia del terremoto, la notte tra il cinque e il sei aprile scorso in Abruzzo, grazie al provvidenziale aiuto di Giampaolo Giuliani, il collaboratore Ente Ricerca che l'aveva avvisata telefonicamente dell'opportunità di trascorrere la notte all'aperto. L'intervistata, Stefania Pace, evidenziava come molte vite fossero state salvate dal tam tam originato dalle previsioni di Giuliani.

 Raccontava anche di come un'operatore della protezione civile invitasse tutti arientrare nelle proprie abitazioni, dopo la scossa di mezzanotte, e di come l'informazione ufficiale nei giorni precedenti al sisma avesse invitato tutti i cittadini a non dare retta ai ciarlatani che affermano di poter prevedere i terremoti.  Potete trovare la trascrizione integrale dell'intervista nel post L'informazione assassina.

 Su YouTube circolano contenuti di ogni tipo. Esiste un programma di partnership che garantisce alcuni privilegi, come la possibilità di caricare contributi più lunghi di dieci minuti e di partecipare ai proventi pubblicitari. Purtroppo non è disponibile per gli utenti italiani. 
 Se tuttavia siete autori di scherzi telefonici, potreste venire premiati con un'offerta di partnership spontanea, ad insindacabile giudizio del portale. Se invece fateinformazione libera, non ne potete usufruire: una mia richiesta di alcuni mesi fa è stata cordialmente declinata.

  Ho caricato il video su canali alternativi ed è già nuovamente disponibile al blog, ma ho una domanda per voi: quale norma della community viola il racconto di una madre di famiglia?

  A chi stiamo dando fastidio?

Trova le differenze 16 aprile 2009

In questo video Travaglio legge molti articoli di oggi, cioè dei nostri tempi, riguardanti le ultime operazione sul nostro governo, interessante l'ultima parte del video.....ed ecco il titolo:
TROVA LE DIFFERENZE

23 apr 2009

Rai, dopo Santoro tocca alla Gabanelli: deferita al comitato etico. E la censura Rai finisce al Consiglio D’Europa

La Gabanelli come Santoro. Dopo le polemiche sulle puntate di “Annozero”dedicate al terremoto d’Abruzzo, ecco la notizia che la conduttrice di “Report”, Milena Gabanelli, sarebbe stata deferita al Comitato Etico della Rai per la puntata di Report della settimana settimana scorsa, dedicata alla “social card” e ai costi enormi che questa sarebbe costata alle casse dello Stato. L’inchiesta sembra non sia piaciuta al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervistato durante la puntata, che avrebbe sollevato in prima persona la questione al Comitato etico della televisione di Stato.

E così, dopo le sanzioni dell’azienda di Viale Mazzini a Michele Santoro e al vignettista Vauro Senesi, la mannaia sembra pronta a essere calata anche sulla Gabanelli, considerata anche dagli osteggiatori di Santoro come un modello di riferimento, come una giornalista che appare poco e che fa parlare i fatti.

Sulla vicenda non sono mancate le reazioni politiche: “Report era e resta il fiore all’occhiello del giornalismo d’inchiesta del servizio pubblico radiotelevisivo nel nostro paese - è stato il commento affidato ad una nota di Giorgio Merlo, Pd, vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai - Mai risse, mai polemiche astiose, mai faziosità, mai volgarità e mai pregiudiziali di natura politica o personale. Solo e soltanto il racconto crudo dei fatti. Qualunque minaccia di inchiesta interna, vera o falsa che sia, contro Report significherebbe una pesante ed inaccettabile riduzione della libertà di espressione e del vero giornalismo all’interno della Rai. Chi crede in una Rai pluralista qualificata e autorevole - conclude la nota - non può contrastare Report. E’ bene che lo sappiano anche i vertici di viale Mazzini”.

Sulla stessa linea anche Fabrizio Morri, capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai: “Si può solo rimanere sconcertati di fronte alla constatazione che si pensa di affrontare temi così sensibili come l’informazione e la critica in televisione rispolverando pulsioni censorie francamente molto preoccupanti. Queste prime mosse smentiscono un impegno proclamato da tutte le forze politiche che era quello di rilanciare, con una piena governance, il servizio pubblico che in tutti i Paesi europei assicura il pluralismo delle opinioni, anche le più discutibili”. “Ho chiesto - ha concluso Morri - al presidente Zavoli di attivarsi con la Rai per sapere se corrisponde a verità che sarebbe in corso un’inchiesta interna anche sulla trasmissione Report e didiscuterne al più presto in commissione parlamentare di Vigilanza“.

Intanto le vicende Gabanelli-Santoro sono arrivate fino a StrasburgoLucio Manisco e Giuseppe Di Lello, due ex deputati del Palamento italiano ed europeo insieme al giornalista Alessandro Cisilin hanno portato la querelle all’attenzione del Consiglio d’Europa - Assemblea Parlamentare, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Commissario per i diritti umani. I tre promotori dell’esposto hanno motivato la loro azione con lemisure censorie e disciplinari adottate nei confronti dei due programmi di giornalismo investigativo condotti dai due giornalisti sotto accusa e con le presunteinterferenze del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle nomine dei vertici Rai.

L’esposto, depositato al Consiglio d’Europa, si richiama all’articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali, nonché a due risoluzioni, approvate a larghissima maggioranza nel 2004 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d’Europa, che avevano denunziato nel nostro paese il conflitto di interessi tra proprietà e controllo delle aziende televisive da parte di Silvio Berlusconi e le sue funzioni istituzionali di presidente del Consiglio.

La richiesta agli organi competenti del Consiglio d’Europa è il varo di una “indagine conoscitiva” e di un “monitoraggio di questi e prevedibili nuovi attacchi alla libertà di informazione in Italia“, nonché un richiamo al governo e al Parlamento della Repubblica Italiana acciocché osservino i rilievi già avanzati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d’Europa.

22 apr 2009

EARTH DAY 2009

Questo fragile pianeta ha bisogno di una voce: la tua. 

"Questo è il motto di GreenPeace"
La generazione verde è la svolta ad un senso più sostenibile di vivere e di pensiero al nostro mondo, compresa l'economia. La nuova economia verde dovrebbe mettere a fuoco l'affrontare la crisi del clima ed altri problemi ambientali così come provvedere ai nuovi lavori verdi. Si dice che una marea in aumento alza tutte le barche così i lavori verdi effettivamente contribuiscono a generare un'economia abbastanza forte per alzare la gente dalla povertà.

Se ti osservi intorno, ci sono molti impieghi verdi che possono essere generati nel contesto della generazione verde. Un un nuovo programma verde di energia per gli Stati Uniti ed altri paesi richiederà migliaia di lavori verdi nel solare, nel vento ed in altre fonti di energia rinnovabili. L'adattamento e la costruzione delle scuole verdi faranno lo stesso. E lavoratori esperti saranno richiesti per la fabbricazione dei prodotti nuovi e verdi. Dovremmo esaminare una definizione larga dei lavori verdi, che comprende una vasta gamma delle occupazioni (dal funzionamento nell'agricoltura biologica o nella demolizione che ricicla, fino all'insegnamento nelle scuole verdi). I lavori verdi vincono-vincono-vincono per l'economia, l'operaio e l'ambiente.

Secondo gli studi riuniti dall'ambientale e dall'energia dell'istituto di WashingtonDC, comitato di esperti di energia :

- Il rendimento energetico ora impiega 8 milioni di posti di lavoro e l'energia rinnovabile 450.000, negli Stati Uniti.

- L'energia rinnovabile crea più impieghi per megawatt di energia installati, unità di energia prodotta e dollaro investito che l'energia fossile.

- Negli Stati Uniti la nuova energia rinnovabile nel 2020 aggiungerà 185.000 nuovi lavori, mentre cumulativamente riduce le fatture pratiche di $10.5 miliardo ed infine  aumenta il reddito rurale del proprietario terriero di $26.5 miliardo.

- Un livello nazionale di efficienza del veicolo verde di mpg 35, dal 2018 creerà 241.000 impieghi, compresi 23.900 nel settore automobilistico.

- Il settore dell'energia pulita del Massachusetts impiega 14.000 e presto sarà il decimo più grande settore economico della condizione.

- Le energie rinnovabilisono aumentate del 15 per cento nello Stato del Washington e queso provocherà un aumento netto di 1.230 posti di lavoro.

- Milione di iniziative solari sui tetti della California genereranno 15.000 posti di lavoro.

- In Germania si impiegano 214.000 lavoratori nell'energia rinnovabile, compresi 64.000 nel vento.

- L'industria del vento della Danimarca impiega 20.000 persone e la Spagna 35.000.

- L'energia eolica degli Stati Uniti era responsabile di 16.000 lavori diretti e di 36.800 lavoratori in totale nel 2006.

I lavori verdi richiedono spesso più formazione e quindi più studio e più scuola e ricerca.

Negli Stati Uniti, The Green Jobs Act  (la legge verde sul lavoro del 2007) è stata passata per fornire $125 milioni di posti di lavoro verdi e per formare 35.000 agenti nei lavori verdi; tuttavia il congresso ancora sta decidendo se costituire un fondo per la misura. Una decisione importante sull' energia che ha passato il congresso estende ed amplia gli incentivi fiscali per energia rinnovabile, compresi i veicoli più verdi e permette la formazione di migliaia di lavori americani.

I lavori verdi devono essere alla prima linea del dibattito di politica. Attualmente ci sono parecchie proposte che riflettono questa necessità, compreso una per generare un'iniziativa federale che impiegherebbe migliaia di persone per contribuire a determinare il nuovo futuro dell' energia, basata intorno ad alle rinnovabili e anche per creare 5 milione impieghi verdi del collare. Tutte queste iniziative in previsione del futuro ed economicamente sane guardano ad un futuro dove i nuovi lavori provocheranno un migliore ambiente per tutti noi.


Ecco un pò di link utili:
http://www.earthday.net/
http://www.earthday.gov/
http://www.greenpeace.org/italy/sostieni/5xmille

Carlo Vulpio: la rivolta dei buoni - Matera

5 aprile 2009 Matera.
Carlo Vulpio e Luigi de Magistris parlano di "Libertà d'informazione e Giustizia" con Leonardo Pinto e Nicola Piccenna.
L'incontro è organizzato dal settimanale "Il Resto" con le associazioni Progetto Legalità, Sassikult, Rinascita civile, Circolo Lucano Matera, Cittadini Attivi di Bernalda, Ass. Antiracket Montescaglioso.

20 apr 2009

Trailer del documentario: Valledora - viaggio nella provincia del rifiuto

http://www.movimentovalledora.org/

Il 19 luglio non è lontano. Prepariamoci.

tratto dal blog di Salvatore Borsellino:

"...Erano le tre di notte ai primi di marzo di quest'anno, a Palermo. Mi sono svegliato di soprassalto, mi sono alzato e sono andato a guardare, dal balconde al nono piano della casa dove dormivo, il monte che sovrasta Palermo.
Non c'era la luna, non c'erano le stelle, il cielo era nero, ma sulla cima del monte si stagliava un castello.
Emanava un lieve chiarore, come se fosse fosforescente, dotato di una luce propria, forse perché lo ho guardato a lungo tante volte illuminato dal sole, e quell'immagine si è ormai stampata nella mia memoria.
Ogni volta che vado in Via D'Amelio vado vicino all'olivo che mia madre ha fatto piantare nel punto in cui era stata piazzata la macchina piena di esplosivo, nel punto dove sono stati massacrati Paolo e i suoi ragazzi, alzo gli occhi, lo vedo e sto a lungo a guardarlo.
Chissà se Paolo prima di alzare il braccio per suonare il campanello del citofono della casa di nostra madre ha alzato gli occhi e lo ha visto per l'ultima volta, chissà se anche i suoi ragazzi prima di essere fatti a pezzi lo hanno guardato.
Di certo qualcuno da una finestra di quel castello li stava osservando e aspettava il momento migliore per azionare il detonatore.
Di certo Gioacchino Genchi arrivando in Via D'Amelio due ore sopo la strage ha distolto gli occhi dal tronco di Paolo in mezzo alle macerie del numero 19 di Via D'Amelio, ha distolto gli occhi dai pezzi di Emanuela Loi che ancora si staccavano dall'intonaco del palazzo dove abitava la mamma di Paolo e ha visto quel castello.
Quel castello, l'unico punto, come subito capì, da dove poteva essere stato azionato il comando che aveva causato quella strage.
E allora prese l'auto, fece quei pochi chilometri in salita che separano Via D'Amelio da quello sperone del Monte Pellegrino, andò davanti al cancello di quel castello e suonò un altro campanello, lo suonò a lungo ma nessuno gli aprì nonostante la dentro ci fossero tante persone come poté stabilire qualche tempo dopo elaborando, come solo lui è in grado di fare, i tabulati telefonici dove sono riportati le posizioni e le chiamate dei telefoni cellulari e dei telefoni fissi.
Incrociando quelle telefonate si riescono a stabilire delle verità che nemmeno le intercettazioni sono in grado di fare.
Si riesce a sapere che da un certo numero di ville situate sulla strada tra Villagrazia di Carini e Palermo una serie di telefonate partì per segnalare che Paolo stava arrivando al suo appuntamento con la morte.
Si riesce a stabilire che nei 140 secondi intorno alle ore sedici cinquantotto minuti e venti secondi dell'esplosione che causò la strage, delle telefonate partirono e arrivarono da una barca ormeggiata nel golfo di Palermo per segnalare che Paolo era arrivato al suo ultimo appuntamento e che l'esplosione era stata perfettamente sincronizzata con il suo arrivo.
Su quella barca c'era Bruno Contrada ed altri componenti dei servizi segreti civili, dentro quel castello, insieme a persone che Genchi, con le sue tecniche è in grado di individuare e avrebbe già individuato se non lo avessero subito fermato, c'era Musco, una lugubre figura appartenente e animatore di logge massoniche deviate che dovrebbe essere inquisito per tanti elementi che invece oggi si trovano solo come spunto nelle sentenze di archiviazione di processi che non hanno potuto svolgersi.
Che forse non si svolgeranno mai, protetti come sono da un segreto di Stato non dichiarato ma non per questo meno forte perché retto dai ricatti incrociati basati sul contenuto di una Agenda Rossa..
Perché invece di portare avanti quei processi si emanano sentenze assurde e vergognose come come quella che ha mandato assolto il Cap. Arcangioli, l'uomo fotografato e ripreso subito dopo l'esplosione in Via D'Amelio, con in mano la borsa di cuoio di Paolo che sicuramente conteneva l'agenda rossa.
Perché invece si svolgere altri processi che vanno a toccare i fili scoperti delle consorterie di magistrati, uomini di governo, massoni e servizi deviati, si massacrano altri giudici, non più con il tritolo, ma con metodi nuovi che non fanno rumore, non fanno indignare l'opinione pubblica, come le bombe che in Palestina amputano gli arti di civili palestinesi senza che venga versato del sangue.
Massacri, vere e proprie esecuzioni davanti a plotoni di esecuzione composti da altri magistrati, come la decimazione della Procura di Salerno, che vengono presentate da una stampa ormai asservita e pavida di fronte al sistema di potere con un'ottica completamente distorta e fuorviante.
Perché il pericolo rappresentato da Genchi e dalle sue consulenze in un eventuale processo agli esecutori occulti di questa strage, anche se forse non si svolgerà mai, viene eliminato preventivamentre eliminando la possibilità di un utilizzo delle sue raffinate tecniche di indagine in grado di inchiodare i responsabili materiali di quella strage.
Almeno fino a quando, e non è impossibile che accada, qualcuno non deciderà che sia necessaria la sua eliminazione anche fisica sfidando le reazioni che questa potrebbe provocare nell'opinione pubblica.
Alla stessa maniera in cui fu sfidata questa reazione quando fu necessario eliminare in fretta Paolo per potere rimuovere del tutto l'unico ostacolo che si frapponeva al portare avanti una ignobile trattativa tra mafia e Stato, portata avanti, in prima persona, dai più alti gradi del ROS. Quella trattativa della quale oggi, punto per punto e in mezzo all'indiferenza e all'assuefazione dell'opinione pubblica, vengono realizzati quei punti contenuti nel 'papello' e che sanciscono la definitiva sconfitta dello Stato di diritto.
Vogliamo anche noi dichiararci sconfitti, vogliamo anche noi chinare il capo e dichiararci servi, vogliamo anche noi rinunciare alla nostra libertà?
Il 19 luglio non è lontano. Prepariamoci.
Quest'anno da quella via in cui tutto è cominciato alle 5 del pomeriggio di 17 anni fa, dovrà nascere e non dovrà più fermarsi la nostra RESISTENZA.
Non dovrà più fermarsi fino a quando non sarà fatta Giustizia, fino a quando quei criminali che, anche dentro le istituzioni, stanno oggi godendo i frutti di quella strage non saranno spazzati via per sempre..."


ecco il link al post

16 apr 2009

La corretta manutenzione del maschio

Il Popolo della Letteronza


TRATTO DAL BLOG DI LORENZO D'AMELIO

Il Pdl, detto anche Popolo della Letteronza, sta dimostrando di avere una vera e propria predilizione per le showgirls. Dopo l’elezione di Mara Carfagna a ministro delle Pari Opportunità, ora è il turno dell’ex-letteronza Barbara Matera. Non bastavano i buoni argomenti giudiziari di Clemente Mastella, Vito Bonsignore e l’audacia scenica di Nino Strano. Mancavano un paio di buoni argomenti per convincere altri italiani a votare Pdl alle europee 2009: uno di questi è Cirino Pomicino, mentre il secondo sarà Barbara Matera. E non è detto che non si aggiungerà un terzo, vale a dire Emilio Fede, per il coronamento della propria carriera da ufficio stampa di Al Tappone. La dolce Barbara Matera è diventata famosa come Letteronza della Gialappa’s Band su Italia1, ha lavorato come annunciatrice Rai ed è poi passata a Canale 5 per recitare nella fiction Carabinieri 7. Un curriculum di tutto rispetto per approdare al Parlamento europeo e rappresentarci, non siete d’accordo?

Joe Biden e la creazione di posti di lavoro "verdi"

10 apr 2009

Berlusconi e il Camping - Era meglio che andavi in Russia




E' polemica sui siti dei media stranieri per la frase di Silvio Berlusconi sul «week-end in campeggio» dei terremotati. 
La storia è sulle homepage della stampa estera fin da ieri e continua a fare discutere. In un'intervista alla televisione tedesca N-Tv, il presidente del Consiglio, riferendosi agli sfollati, ha detto: «Hanno tutto quello di cui hanno bisogno. Hanno medicine, hanno pasti caldi… Naturalmente è una sistemazione provvisoria, dovrebbero consideralo come un fine settimana in campeggio». Il premier si è poi difeso dicendo che cercava solo di infondere ottimismo. Ma ormai era fatta.

Immediate le critiche sui principali siti tedeschi. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung l'ha messa in apertura della sua homepage. Lo Spiegel online ha titolato: «Berlusconi paragona i letti provvisori a un campeggio nel fine settimana». La tv pubblica Zdf scrive sul suo sito: «Berlusconi schernisce le vittime del terremoto». Titolo analogo sul sito del Bild: «Berlusconi deride le vittime del terremoto».

Il Times di Londra parla di «grave gaffe» e ci scrive un editoriale: «Toccato dalla grossolanità». «La carriera politica di Silvio Berlusconi è una cronistoria di commenti insensibili», si legge sul Times. «Definire insensibile il suo consiglio rischia di accordargli lo status di verità. Invece è un esempio della buffoneria ricorrente» nel suo mandato. Il quotidiano britannico ricorda l'exploit di Berlusconi al G20, quando ha infastidito la Regina alzando la voce, la frase su Barack Obama «abbronzato» e altre gaffe ancora. Commenti del genere – scrive - non solo «avviliscono metà della popolazione», ma imbarazzano i compatrioti di Berlusconi e rimpiccioliscono la sua carica».

Un altro titolo punta sull'invito rivolto agli sfollati di andare al mare, consiglio trasmesso nei reportage delle tv italiane. «Ha detto a una sfollata di mettersi la crema solare», raccontano i cronisti britannici. «Berlusconi ha insistito che non c'era niente di inopportuno nelle sue frasi», si legge ancora sul Times. Ma alcune persone nelle tende erano «costernate». I cronisti citano, tra gli altri sfollati, Vincenzo Breglia: «Se Berlusconi pensa che siamo in vacanza in campeggio, lo invito a fare cambio. Lui può venire qui a dormire e io faccio il primo ministro. Voglio vedere quanto gli piace passare la notte al gelo e senza acqua calda».

Il Guardian mette nel titolo sulla homepage che Berlusconi «minimizza lo shock». La frase è venuta fuori nel giorno in cui il bilancio delle vittime era salito a 272, fa notare il quotidiano. Il Telegraph osserva: «L'assicurazione di Berlusconi che gli sfollati hanno tutto quello di cui hanno bisogno è in netto contrasto con l'esperienza di molti sopravvissuti». Molti – continua - non riescono neppure a trovare posto nei campi perché non ci sono abbastanza tende. Il Telegraph ripropone a parte le dieci maggiori gaffe del Cavaliere.

Lo spagnolo Abc pubblica sul sito una critica durissima: «Il primo ministro italiano ha la rara abilità di convertire in oscenità alcuni dei suoi commenti… », scrive Abc, definendo le dichiarazioni sul campeggio «offensive» per le vittime del terremoto, trasformate dal Cavaliere in «improvvisati escursionisti». «Non è la prima volta, né sarà l'ultima, che l'oratoria di Berlusconi degenera in un'arma di distruzione», conclude il commento, deplorando un primo ministro «incapace di controllare i suoi impulsi e di tenere la bocca chiusa».

El Mundo, che era stato tra i primi a mettere la storia sulla homepage, oggi titola: «Berlusconi coltiva tra le rovine la sua immagine di statista», sottolinea che il premier è «onnipresente sul terreno», «consola le vittime» e «coltiva la sua immagine di uomo di stato nello stile provocatorio che è il marchio della casa». El Mundo racconta la polemica sul campeggio e l'esortazione ad andare al mare e osserva che neppure queste polemiche sembrano intaccare la popolarità del primo ministro. Il quotidiano spagnolo cita il politologo Marc Lazar: «Berlusconi vuole darsi una levatura di uomo di Stato e incarnare l'unità nazionale… pensa alla sua prossima tappa come presidente della Repubblica».

Lo stupore emerge anche dai servizi sui siti della stampa francese. Le Figaro titola: «Per Berlusconi i sinistrati sono "come in campeggio"» e si chiede se i sopravvissuti al terremoto apprezzeranno il paragone. Vari titoli si trovano anche sul sito del Nouvel Observateur: «Nel cuore della catastrofe, Berlusconi vede il lato buono delle cose»: così comincia una notizia dell'Ap, pubblicata dal sito del Nouvel Obs e da molti altri siti. Della polemica parla nella sua corrispondenza dall'Aquila anche il New York Times. «E' stato criticato…», scrive Rachel Donadio. «Ha poi spiegato che cercava di mantenere un tono ottimistico e molti residenti hanno elogiato la rapida risposta del governo alla crisi».

E I MEDIA ITALIANI TACCIONO!!!
Cosa dire......cosa dire ancora......e da OTTOBRE 2008 CHE E' PARTITO LO SCIAME SISMICO E LA PROTEZIONE CIVILE NON AVEVA NEMMENO PROGRAMMATO DOVE METTERE LE TENDE IN CASO DI TERREMOTO!
BERTOLASO SI DIMETTE IL 19 DICEMBRE 2008 PERCHE' TAGLIATI I SOLDI ALLA PROTEZIONE CIVILE !!!
E IN ITALIA I MEDIA  FANNO PASSARE CHE E' TUTTO PERFETTO, NON SERVONO NEANCHE GLI AIUTI!! PAZZESCO!!

PS: Un interessante parere di un sito estero della nostra democrazia:
http://www.pbs.org/wnet/wideangle/shows/berlusconi/index.html

PS2: iniziamo a fare una cosa per i TERREMOTATI, FUORI I CONDANNATI DAL PARLAMENTO!!! non sembra ma è una delle cose più utili che possiamo fare per loro.
aiutarli ad avere un futuro migliore.

8 apr 2009

Tasse sospese per i terremotati dell' Abruzzo? Sospese....!?



http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2009-04-07_107354623.html

Dovete ANNULLARLE !!!
Siamo in mano al delirio di questa politica, che non ha fatto una cazzo negli ultimi 40 anni!!

L'Aduc accusa: «Lo Stato non c'è».L'emblema dell'assenza è evidente nella foto che ritrae il crollo del Palazzo del Governo nel capoluogo abruzzese». Lo afferma Primo Mastrantoni, segretario dell'associazione dei consumatori Aduc. «Lo Stato non serve a proclamare un lutto ma ad evitarlo - aggiunge -. La legge antisismica è del 1974. Sono passati 35 anni, ma nessun governo si è messo all'opera per evitare il disastro successivo. In 40 anni si sono spesi 140 miliardi di euro per il post terremoto. Il Cnr calcola che basterebbero 8 anni per consolidare l'esistente oltre, evidentemente, a costruire bene. Dov'è, dunque, lo Stato?».

Sono schifato, dai servizi riservati al nostro premier tutto impegnato a dire che è tutto da record! gli aiuti, l'organizzazione, il tempismo...MA VAFFANCULO!! TU E IL TUO PIANO CASA!!! Non sapevi nemmeno se restare di fronte a un dramma del genere o andartene in Russia per come dicono i tuoi cazzo di TG "una missione" con 1000 imprenditori!
Era anche indeciso il Nano!

PER NON PARLARE DEL NUCLEARE!!! QUESTI VOLEVANO FARE IL NUCLEARE!! 
http://www.verdi.it/apps/econews.php?id=22165

PS: Silviooooo PER IL PONTE DI MESSINA E' LA STESSA COSA!!



2 apr 2009

Beppe Grillo - EXIT - la7

Bè questa è stata una piacevole sorpresa!
Era da un pò di anni che non vedevo in TV determinati argomenti trattati come dovrebbero essere trattati.
Detto questo condivido come al solito le sue idee molte volte e ne sto portando avanti alcune come l' informazione libera, l'acqua bene comuni, rifiuti zero ecc....
Questa qui sopra è la prima parte del video, dove il beppe nazionale si sfoga di troppi anni di assenza dalla TV e spara un pò di merda indietro, di tutta quella ricevuta in questi anni dai cittadini. Si vede che è una bestia tenuta a freno da troppi anni e che avrebbe 2000 mila cose da dire e che deve concentrarle tutte in 10 minuti.
Credo comunque avrebbe dovuto tenersi un pò di più, per il motivo che adesso parleranno di lui e non di quello che ha detto e degli argomenti in gioco. Dico questo ma consapevole del fatto che quasi sicuramente anche io non mi sarei trattenuto, nel senso che ripetere le stesse cose per anni a persone che non hanno voluto nemmeno prenderti in considerazione, in favore a loro interessi personali è proprio deleterio per la tua mente! Come fai ancora a spiegare delle elezioni incostituzionali e dover ripartire da zero come insegnare ai bambini a camminare. Conoscendo i nostri polli delle tv e giornali italiani le critiche alla sua persona, come al solito cadranno a fagiuolo per parlare di altro e non di leggi popolari insabbiate o acqua pubblica ed altro.

Ecco il link alla seconda parte del video:

http://www.youtube.com/watch?v=EJeRxS-2nvA&feature=channel_page

La cosa più preziosa alla fine comunque credo sia di non smettere di parlare di queste cose e alzare polveroni ormai da anni finiti nel dimenticatoi, non mi soffermerei troppo sul fatto che poteva interloquire di più, non credo sia il momento adesso di fare gli schizzinosi e dire: "....no doveva fare del contradditorio...doveva stare più tranquillo....".

E' molto più grave una informazione FALSA fatta dai i grandi mass-media  italiani.
PS: non ricordo di fatti dove Tabacci e Marazzo e Urso si siamo distinti ne per parole o fatti dagli altri!


1 apr 2009

EUROPEE: MASTELLA CANDIDATO CON IL PDL

Questi qui,destra e sinistra sono fantastici, è mio no è tuo.....no è mio no è tuo...hahahaha mi sembra di essere alla casa di riposo! hahahaha

Roberto Saviano - Lezioni di giornalismo

Credo non si debba aggiungere altro al titolo di questo post, le mie parole non possono valere minimamente il racconto di Roberto Saviano. 

Il mio è un invito all' ascolto di queste parole.
Visionate anche tutti i link successivi.